Con la legge delega che il Senato ha approvato e di cui sono stato relatore si segna una svolta in modo definitivo nella disciplina dell’insolvenza, inserendo nell’ordinamento italiano una normativa richiesta dall’Ue e attesa dal mondo produttivo.
Andando finalmente oltre il regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, si pone al centro il superamento della crisi dell’insolvenza dell’azienda e non il tema del debito e della sua punizione. La procedura disegnata, a partire dalla fase preventiva dell’allerta, si muove nella logica di ricercare fino in fondo tutte le possibilità di superare la crisi aziendale per salvare le attività imprenditoriali, i posti di lavori e le famiglie stesse degli imprenditori, evitando le drammatiche conseguenze che il fallimento comportava secondo la disciplina prevista, appunto, dal regio decreto.
Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha commentato così: “Non si parlerà più di “fallito” perché la persona che avrà in qualche modo avuto una sconfitta imprenditoriale potrà ritentare e non ci saranno più i vincoli che oggi impediscono di riprendere un’attività di carattere economico”.
Il testo di legge sulla pagina istituzionale del Senato: