Il sindaco e la Tep: due pesi e due misure. Mi vedo costretto ad intervenire dopo aver letto un post del primo cittadino sulla sua pagina Facebook. Ora lo so che siamo nel pieno della campagna elettorale, ma travisare la realtà prendendosi meriti non propri e scaricare le responsabilità che non si gradiscono non è onesto. Voglio ricordare che il rispetto dei cittadini e di chi opera con competenza e professionalità al servizio della città viene prima degli spot elettorali.
Tep ha reso noto il sensibile incremento dei passeggeri; da qui si devono analizzare le motivazioni:
– l’applicazione smartphone per il pagamento dei biglietti
– l’acquisto di nuovi autobus
– il telerilevamento su tutti i mezzi urbani
– un maggior rigore nel contrasto all’evasione promosso da Tep.
Queste sono tutte attività, di gestione ordinaria dell’azienda, sovvenzionate da Tep, per le quali l’assemblea dei Soci non è mai chiamata a decidere o a determinare nulla.
A questo punto occorre fare chiarezza anche sulle note negative di cui il sindaco non fa menzione, come il possibile esito della gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico a Parma.
Ad un commento di un cittadino preoccupato per la possibile fine dell’azienda Tep a seguito dell’assegnazione del servizio a Bus Italia, azienda non locale, il sindaco replica che la procedura del bando compete al Cda della Tep. Corretto, ma il bando, così formulato, è stato votato dall’assemblea dei soci e la strategia da seguire per la presentazione dell’offerta di gara di nuovo mi risulta che sia materia sulla quale sia l’assemblea dei Soci di Tep a decidere. Questo sì è determinate per il destino dell’azienda dei trasporti, una delle poche realtà pubbliche di Parma che non generano indebitamento a carico del Comune e dei cittadini.