Toninelli, il Po e l’arte di vendere il venduto

In ordine alle Sue dichiarazioni di ieri 26/6/18 circa i ponti di Casalmaggiore e Roccabianca tra emilia e lombardia –

Il Ministro Danilo Toninelli sia preciso, non giochi con le parole e non si arroghi meriti che non ha. Con l’art. 15 quater, I comma, D.L. 148/2017, grazie all’intervento fattivo dell’allora Ministro Graziano Delrio sono stati stanziati, su sollecitazione dell’allora Sottosegretario di Stato sen. Pizzetti e del sottoscritto, € 35 milioni per interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture stradali di connessione insistenti sul fiume Po. L’allegato decreto ministeriale 01.02.2018, sempre a firma del Ministro Delrio, prevedeva con carattere di urgenza € 6 milioni per il ponte di Casalmaggiore e € 6 milioni per il ponte Verdi di Roccabianca a totale copertura delle spese preventivate. Lo stesso decreto ministeriale, già da tempo registrato dalla Corte dei Conti, all’art. 3 prevedeva l’immediata erogazione dell’80% del contributo (appunto pari ad € 4,8 milioni per ciascuno dei ponti) alla registrazione del decreto ministeriale medesimo sulla gazzetta ufficiale. E la Provincia di Parma, responsabile del progetto, ha già inviato la richiesta di liquidazione.
Dunque? Qual’è oggi il mirabolante intervento dell’onorevole Ministro Toninelli? Null’altro che l’adozione di un atto dovuto, ad oggi forse solo annunciato.
L’arte di vendere il venduto è un vecchio vizio italico, dal quale evidentemente il Ministro Toninelli non è immune. Come la pratica dei selfie.

Fatto sta che quanto veniva fatto passare ai cittadini in campagna elettorale [video], come oggi [video], sul tema sta tra il falso e il fuorviante.

Allego il D.M. 01.02.2018 del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Delrio pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28.04.2018 n. 98

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