Riforma organica della disciplina delle crisi d’impresa e dell’insolvenza. Arriva all’esame del Senato

Sono stato nominato relatore del ddl relativo alla legge delega per la riforma organica della disciplina delle crisi d’impresa e dell’insolvenza arriva, dopo l’approvazione della Camera dei Deputati, all’esame del Senato.

L’importante disegno di legge consentirà, in sostanza, la riforma organica della legge fallimentare, che è una delle riforme strutturali volute dall’Unione Europea ed è un’esigenza sostanziale fortemente sentita dal sistema economico tutto.

Il testo è stato predisposto dalla Commissione Rodorof, che è stata nominata dal Ministro della Giustizia, e di cui è stato componente anche il dr. Vittorio Zanichelli, parmigiano, già giudice fallimentare presso il Tribunale di Parma e attuale presidente del Tribunale di Modena.

La legge delega, se otterrà il via definitivo del Parlamento, consentirà il varo di un nuovo testo in materia fallimentare contenente molte importanti novità normative sia sul piano della disciplina sostanziale (privilegi, garanzie e potere dei creditori) sia su quella delle disposizioni processuali con significative semplificazioni razionalizzazioni delle procedure e dei rapporti tra le stesse. Sarà introdotta, tra l’altro, la regolamentazione della crisi dei gruppi di imprese con la possibilità di un unico procedimento concorsuale per le imprese in crisi appartenenti ad un unico gruppo, e, conseguentemente, di un unico accordo di ristrutturazione e di una sola istanza di ammissione al concordato o altra procedura.

Di particolare interesse sul piano sociale, sono le cosiddette norme salvafamiglie e quelle sulla tutela degli acquirenti “sulla carta” di immobili, con l’obbligo per le imprese di depositare adeguata garanzia presso un notaio. In particolare, le norme a favore delle famiglie consentiranno al debitore meritevole di accedere alle procedure di esdebitazione previste dalla legge n. 3 del 2012 anche quando non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, anche futura, pur permanendo l’obbligo di pagamento qualora sopravvengano utili nell’arco di 4 anni. Sarà possibile accedere alla ristrutturazione del debito contratto anche per contratti che prevedono la cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

Tutti gli atti riguardanti il disegno di legge sono consultabili sul sito istituzionale del Senato > http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/47657.htm

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