Lo scandalo della sanità riporta al centro la questione morale

Lasciando alla Magistratura la valutazione sulla rilevanza penale, la bruttissima vicenda sulla collusione tra professionisti sanitari e case farmaceutiche, comprensiva di sperimentazione non autorizzate, ripropone con nettezza la questione morale, che affligge la nostra realtà, purtroppo non meno di altre.

L’illusione che la lezione di cinque anni fa fosse servita non ha mai avvinto chi, per la conoscenza della città, era (ed è) convinto che il problema era (ed è) di costume e di una mentalità diffusi e radicati, che troppo spesso concepiscono i ruoli pubblici come mere occasioni di tornaconti personali e di clientele.

Quanto tutto questo danneggi Parma e la Provincia è, in questo momento, di un’evidenza particolare basti pensare alla vicenda di Emiliambiente e a questa. Una contingenza, che penalizza, una volta di più, la maggioranza dei parmigiani e dei parmensi, gente specchiata. E deve particolarmente allarmare perchè, questa volta e per fortuna, il primo a denunziare il malaffare (per la parte conosciuta) è stato lo stesso Direttore Generale, dott. Fabi, osteggiato nella sua azione più generale di rinnovamento dai titolari di privilegi e da poteri più o meno abituati alla segretezza dell’operare.

Tale circostanza, infatti, dimostra che neanche anticorpi così robusti sono in grado di eliminare la corruzione e che solo una azione corale dei singoli, di Istituzioni forti e libere e della società può portare a risultati significativi sotto questo profilo.

Or bene, sottovalutare la questione morale, non assumerla come prioritaria con determinazione e con lungimiranza, non farne un punto qualificante e decisivo in questo momento vorrebbe dire proporre ricette per l’eliminazione degli effetti e non delle cause. E ciò è tanto più vero in una fase nella quale l’infiltrazione della criminalità organizzata è una questione reale e una preoccupazione molto diffusa.

Per Parma torna, quindi più che mai, di attualità il tema della necessità di “cambiare libro”, perchè non c’è bisogno di un semplice cambio sulla tolda di comando, ma di un orizzonte del tutto nuovo. Sono certo che i candidati del PD al Consiglio Comunale hanno piena consapevolezza di questo problema e saranno in grado di testimoniarlo.

Questo è anche l’augurio che rivolgo loro da cittadino e da iscritto al Pd alla vigilia della presentazione della loro lista.

Leave a Comment