Uscire dalla crisi creando ricchezza e buona occupazione è possibile, e l’Emilia Romagna lo dimostra. I dati ISTAT sulla occupazione in regione, che fanno segnare un incremento di posti di lavoro pari a 46mila unità nel primo semestre del 2016 e un parallelo decremento della disoccupazione che passa dal 9% al 7,5%, lo dimostrano chiaramente. Il tasso di occupazione si porta così al 68,8% con un incremento dell’1,9% rispetto al 2015, il secondo nella classifica tra regioni, dietro solo l’Alto Adige. L’Emilia Romagna si colloca poi al primo posto per l’occupazione femminile. I provvedimenti del governo Renzi e le misure adottate a livello regionale, a partire dal Patto per il lavoro sottoscritto con enti locali, imprese, sindacati, università, associazioni, iniziano a dare i loro frutti. Il successo è reso ancora più importante dalle cifre dell’export, che nei primi sei mesi del 2016 ha raggiunto cifre imponenti, pari a 27.992 milioni di euro di beni, con una crescita dell’1,6% rispetto all’anno precedente. rispetto allo stesso periodo del 2015. Ed è ragione di orgoglio vedere questa ripresa parlare al femminile, con un incremento dei posti di lavoro per le donne pari al 5,4%. Uno stimolo per proseguire su una strada che risulta essere, con tutta evidenza, quella giusta.